Le proprietà dell’erba della Centella – L’esperto risponde

Caro Direttore,

Mi è capitato di leggere che l’erba della Centella sia in grado di combattere le prostatiti. Le risulta che sia possibile?

Gabriella, Firenze


Risponde il dottor Luca Speciani

Cara Gabriella,

la Centella asiatica, una pianta tropicale parente del sedano, è nota da tempo per la sua azione anticellulite. La modalità d’azione di questa erba si esplica attraverso due diversi composti: un triterpene e una sostanza denominata asiaticoside. Grazie al triterpene è favorita l’assimilazione all’interno del collagene (un’importante proteina strutturale della nostra pelle) di due dei tre aminoacidi che lo compongono. In tal modo la pelle diventa più sana e resistente, offrendo meno chance alle alterazioni tipiche del tessuto intossicato, e il tessuto vasale diventa meno permeabile (grazie alla maggiore forza del collagene perivasale), consentendo una minor fuoriuscita di liquidi, alla base del processo di degenerazione cellulitico.

Per la prevenzione della formazione della cellulite è altrettanto importante l’azione dell’asiaticoside sui fibroblasti, che sono le cellule specializzate nella ricostruzione dei tessuti danneggiati, e che nella cellulite (che, ricordiamolo, è data da una serie di fibrosità “difensive” in un sottocutaneo intossicato dall’eccesso di ritenzione idrica e da un’infiammazione permanente) provocano il noto inestetismo della pelle a buccia d’arancia.

L’asiaticoside inibisce l’attività dei fibroblasti rendendo meno forti e squilibranti le fibrosità del sottocutaneo, prevenendo così l’aggravarsi del sintomo. Numerosi studi documentano una marcata azione antiedemigena di questo fitoterapico, anche in altre patologie (nefropatie, diabete) ma non mi pare di vedere riportato alcuno studio relativo a prostatiti, le cui cause primarie sono età e infiammazione cronica. Per combattere la cellulite, tuttavia, non bastano i fitoterapici se, contemporaneamente, non si affrontano le cause all’origine del problema: l’infiammazione cronica (spesso su base alimentare), la sedentarietà, la ritenzione idrica e l’eccessiva permeabilità vasale. Lavorando a sfiammare l’organismo possiamo lavorare contemporaneamente per difendere la nostra prostata assieme alla nostra pelle e al nostro tessuto sottocutaneo.

Se desiderate instaurare un filo diretto con il dottor Luca Speciani e fargli una domanda, potete scrivere all’indirizzo info@lucaspeciani.it