Il lipedema è una patologia cronica e progressiva del tessuto adiposo che colpisce quasi esclusivamente le donne, spesso confusa con l’obesità o con la semplice ritenzione idrica. È
caratterizzato da un accumulo anomalo e simmetrico di grasso sottocutaneo, principalmente a livello di cosce, glutei, fianchi e, talvolta, braccia, risparmiando mani e piedi — uno degli aspetti
distintivi rispetto ad altre condizioni.
Articolo di Lyda Bottino, in collaborazione con Fitoben
Desideri scoprire di più su questo tema? Abbonati alla nostra rivista digitale! CLICCA QUI
Origini e caratteristiche del lipedema
Il lipedema è una patologia ancora poco conosciuta e spesso sottovalutata, nonostante possa avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Compare spesso durante fasi ormonalmente critiche come la pubertà, la gravidanza o la menopausa, suggerendo una correlazione con fattori
ormonali, in particolare con gli estrogeni. È inoltre presente una componente genetica, con numerosi casi familiari documentati.
Le principali caratteristiche cliniche includono:
- Accumulo di tessuto adiposo con dolore spontaneo e al tatto;
- Facile formazione di ematomi;
- Gambe pesanti, sensazione di tensione e affaticamento;
- Progressione della malattia nel tempo, con possibile riduzione della mobilità.
A differenza dell’obesità comune, il lipedema risponde poco a dieta ed esercizio fisico tradizionali, sebbene questi restino strumenti fondamentali per gestire i sintomi e rallentare la progressione.
Diagnosi e confusione con altre patologie
Una delle principali difficoltà nel trattamento del lipedema risiede nella diagnosi: molte pazienti rimangono non diagnosticate per anni, ricevendo trattamenti inefficaci o inappropriati. La diagnosi
è clinica, basata sull’anamnesi, sull’esame fisico e, in alcuni casi, su tecniche di imaging come l’ecografia dei tessuti molli.
Spesso viene confuso con:
- Obesità;
- Linfedema (che interessa mani e piedi);
- Cellulite (che è un inestetismo e non una malattia cronica).
Ruolo dell’alimentazione nella gestione del lipedema
Sebbene la dieta non possa curare il lipedema, può svolgere un ruolo determinante nella riduzione dell’infiammazione sistemica e nel miglioramento del benessere generale. Le linee guida dietetiche più efficaci per chi soffre di lipedema includono:
- Alimentazione anti-infiammatoria, ricca di frutta e verdura fresche, cereali integrali, legumi, pesce azzurro e oli ricchi di omega-3 (come l’olio di lino o l’olio extravergine d’oliva);
- Limitazione degli zuccheri raffinati e degli alimenti ultra-processati, spesso correlati all’aumento dell’infiammazione e del grasso viscerale;
- Controllo del carico glicemico, per evitare picchi insulinici che possono aggravare l’accumulo adiposo.
Alcune pazienti trovano benefici da diete a basso contenuto di carboidrati o da approcci come la dieta chetogenica, ma sempre sotto stretto controllo medico.
Movimento fisico: fondamentale ma va calibrato
L’attività fisica è essenziale, ma deve essere selezionata con attenzione. Il tessuto colpito da lipedema è spesso doloroso e fragile, e carichi eccessivi possono peggiorare i sintomi.
Attività consigliate:
- Attività aerobiche a basso impatto, come camminata, nuoto, acquagym, ciclismo dolce;
- Esercizi di tonificazione muscolare moderata, per migliorare la circolazione e sostenere le articolazioni;
- Ginnastica linfodrenante o esercizi isometrici per favorire il ritorno venoso e linfatico.
Importante anche l’uso di calze compressive medicali, prescritte da uno specialista, per migliorare il drenaggio linfatico e ridurre la sensazione di pesantezza.
Trattamenti medici e prospettive
Oltre a dieta e movimento, la gestione del lipedema può includere:
- Drenaggio linfatico manuale (MLD);
- Terapia decongestiva complessa (CDT);
- Integrazione fitoterapica per contrastare infiammazione, edema, accumulo di adipe e con azione drenante e vasoprotettrice.
Lipedren è un rimedio naturale i cui componenti favoriscono il drenaggio dei liquidi corporei, il microcircolo e l’equilibrio del peso corporeo. Integratore alimentare naturale che aiuta a contrastare il lipedema, gli edemi e le manifestazioni dolorose di cellulite e accumulo di liquidi, specialmente nella zona di gambe e fianchi.

Vediamo insieme un caso clinico di lipedema
Paziente: Donna, 38 anni
Motivo della visita: Gonfiore e dolore persistente agli arti inferiori, resistente alla dieta e all’esercizio fisico.
Anamnesi:
- Esordio dei sintomi intorno ai 25 anni, peggiorati dopo la gravidanza.
- Aumento sproporzionato del volume delle gambe rispetto al tronco.
- Dolore e facile comparsa di ecchimosi, soprattutto a livello delle cosce.
- Nessuna risposta significativa a diete dimagranti o attività fisica.
- Familiarità positiva: madre con sintomi simili.
Esame obiettivo:
- Accumulo simmetrico di tessuto adiposo da anche a caviglie, con risparmio dei
piedi. - Cute fredda e pastosa al tatto.
- Assenza di segni di insufficienza venosa severa.
- Segno della fovea assente (differenziazione da linfedema).
Anamnesi ed esame obiettivo ci inducono a sospettare la presenza di lipedema. La paziente viene così avviata alla terapia che prevede sia calze a compressione che integrazione fitoterapica e
massaggi, senza dimenticare alimentazione e movimento.
Conclusioni
Il lipedema è una condizione reale, cronica e invalidante, spesso trascurata nella pratica clinica. Il riconoscimento tempestivo e un approccio multidisciplinare — che integri nutrizione funzionale,
attività fisica adattata e terapie fisiche — possono migliorare significativamente la qualità di vita delle pazienti. Sensibilizzazione, formazione medica e ascolto del vissuto delle pazienti sono i primi
passi per un cambio di paradigma nella gestione del lipedema.
Desideri scoprire di più su questo tema? Abbonati alla nostra rivista digitale! CLICCA QUI