Con l’aumento delle temperature cresce il rischio di calcolosi renale e insufficienza renale acuta. L’idratazione diventa la prima forma di prevenzione.
In occasione della Young Renal Week 2025, abbiamo intervistato il Prof. Luca De Nicola, Presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN), per fare il punto su questa crisi e sulle possibili vie d’uscita.
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Caldo e salute dei reni: i dati allarmanti
In estate, i reni sono tra gli organi più esposti agli effetti del caldo e della disidratazione. Secondo i dati della Società Italiana di Nefrologia (SIN), la prevalenza della calcolosi renale (litiasi) in Italia varia tra il 6,8% e il 10,1%, con recidive nel 30-50% dei casi entro 5-10 anni, soprattutto tra i 30 e i 60 anni, e nei soggetti di sesso maschile.
Colpa del caldo e del cambiamento climatico
Il presidente della SIN, Prof. Luca De Nicola, avverte:
“In estate assistiamo a un picco di calcolosi e insufficienza renale acuta. Un fenomeno sempre
più frequente anche a causa del cambiamento climatico, con ondate di calore che durano mesi.”
Disidratazione e calcoli renali: il legame
La disidratazione, ovvero la carenza di acqua nell’organismo, è uno dei principali fattori di rischio per la formazione dei calcoli renali. Il caldo aumenta la sudorazione, concentrando le urine e facilitando la precipitazione di sali (come calcio e ossalati), da cui derivano i calcoli.
Sintomi della colica renale
I calcoli renali si manifestano spesso con dolori acuti e improvvisi alla parte bassa della schiena, irradiati all’inguine. A differenza della lombosciatalgia, la colica renale induce irrequietezza e difficoltà a trovare sollievo.
Come alleviare i sintomi della colica renale
- Antinfiammatori e antidolorifici, sempre sotto consiglio medico
- Impacchi caldi o bagni caldi per rilassare l’uretere
- Bere molta acqua se il calcolo è inferiore al centimetro (spesso si espelle spontaneamente)
Prevenzione: idratarsi e mangiare bene
Quanta acqua bere in estate?
- Almeno 3 litri al giorno è la dose raccomandata per chi ha avuto calcoli o vuole prevenirli.
Cosa aiuta a prevenire i calcoli renali
- Frutta, verdura, tisane
- Citrato di potassio (secondo prescrizione medica)
- Idratazione costante
Cosa evitare
- Eccesso di carne rossa, spinaci, crusca, frutta secca
- Non eliminare il calcio dalla dieta: latte e latticini non aumentano il rischio di calcoli!
Anziani più a rischio: attenzione alla pressione e al sale
Gli anziani, con una ridotta capacità di trattenere il sodio, rischiano di sviluppare insufficienza renale acuta nei mesi più caldi. Se la pressione arteriosa è normale (≤130/80 mmHg) e non ci sono edemi, può essere utile aumentare leggermente l’introito di sale, sempre con supervisione.

Luca De Nicola
Presidente della Società Italiana di Nefrologia e Professore Ordinario presso l’Università Vanvitelli di Napoli

Luca De Nicola
Presidente della Società Italiana di Nefrologia e Professore Ordinario presso l’Università Vanvitelli di Napoli
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