La fisioterapia non è solo una tecnica, ma un’arte sanitaria basata su empatia, ascolto e relazione.
Il corpo umano non è una macchina fatta di pezzi da riparare, ma un sistema complesso che richiede approcci integrati e personalizzati. E il movimento, in questo contesto, gioca un ruolo centrale nella prevenzione e nella cura dei dolori muscolari e articolari.
Articolo adattato e rielaborato da un contenuto originale pubblicato su “Muoversi”, numero 1, dicembre-gennaio 2023.
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Perché il movimento è fondamentale
Molte persone evitano l’attività fisica per paura di peggiorare i sintomi. In realtà, uno dei principali errori è aspettare di stare bene prima di muoversi.
Il movimento corretto, personalizzato e guidato da un fisioterapista o sport coach, è spesso parte integrante della soluzione, non del problema.
“La cosa più importante, oltre alla visita medica, è una valutazione funzionale del fisioterapista.”
– Luca Speciani, medico e specialista in Medicina di Segnale
Fisioterapia attiva vs fisioterapia passiva: qual è la differenza?
Fisioterapia passiva = trattamenti in cui il paziente riceve stimoli senza muoversi (massaggi, macchinari, terapie strumentali).
Fisioterapia attiva = esercizi, movimenti controllati e ginnastica terapeutica personalizzata.
La fisioterapia moderna punta sempre di più sulla riabilitazione attiva, cioè quella che coinvolge il paziente nel processo, migliorando la consapevolezza del proprio corpo e la qualità del recupero.
Quando andare dal fisioterapista?
Molti si rivolgono a uno specialista solo quando il dolore è già presente o limitante. Ma la fisioterapia non serve solo per curare, bensì anche per prevenire.
Ecco alcuni segnali da non ignorare:
rigidità articolare
fastidi ricorrenti a schiena, ginocchia, spalle o anche
difficoltà nei movimenti quotidiani
sensazione di debolezza o instabilità
dolori dopo l’attività sportiva
In tutti questi casi, una valutazione precoce evita l’aggravarsi dei sintomi e permette di intervenire in modo efficace e mirato.
Il movimento come medicina: benefici su mente e corpo
Riduce dolore e infiammazione
Migliora l’equilibrio e la coordinazione
Previene l’usura articolare precoce
Rallenta l’invecchiamento motorio
Rinforza muscoli e tessuti connettivi
Aiuta a evitare interventi chirurgici (come le protesi)
Anche a bassa intensità, muoversi in modo regolare preserva la salute delle articolazioni, riducendo il rischio di artrosi, traumi o immobilità.
Il fisioterapista non cura solo il corpo: cura la relazione
Un bravo fisioterapista osserva, ascolta e si adatta alla persona.
Non si limita a “mettere le mani addosso”, ma guida il paziente a capire il proprio corpo, imparare a riconoscere i segnali e affrontare i limiti in modo graduale.
Il rapporto umano è parte della terapia. Soprattutto oggi, dove molti strumenti digitali e app promettono soluzioni rapide e impersonali, il contatto umano resta insostituibile per una guarigione reale e profonda.
Conclusione: la risposta è sì, muoviti (ma nel modo giusto)
Se ti stai chiedendo se muoverti o non muoverti, la risposta è: sì, muoviti. Ma fallo con consapevolezza, guidato da un professionista competente.
Che tu stia cercando di prevenire problemi o di risolvere dolori già presenti, una fisioterapia attiva, personalizzata e attenta alla tua storia, è la via migliore per tornare a stare bene.
Massimo Ranica
Fisioterapista, massaggiatore
Massimo Ranica
Fisioterapista, massaggiatore
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