Obbligo vaccinale per i sanitari: come difendersi? – Risponde il Dottor Luca Speciani

Una lettrice che lavora come operatrice socio-sanitario presso un istituto privato esegue tamponi per poter accedere al lavoro in massima sicurezza per sé e per gli altri. Teme però di ricevere pressioni per farsi vaccinare e chiede come eventualmente difendersi da eventuali sospensioni.

Risponde il dottor Luca Speciani

Buongiorno Teresa,

l’abuso costituzionale del DL Draghi è evidente a chiunque.

Il Consiglio d’Europa a stragrande maggioranza (115 su 130) ha votato una risoluzione il 27/1/21 che sancisce l’illegittimità di qualunque obbligo vaccinale e impone la non discriminazione tra chi abbia fatto l’una o l’altra scelta.

Se qualcuno arriverà a sospendere lo stipendio o a licenziare, senza proporre un cambio di mansioni pagherà i danni procurati, anche per responsabilità personale.

Diverse associazioni tra quelle a noi coassociate (FRI, Comicost, L’eretico, Ippocrate, Corvelva, M3V ecc.) hanno elaborato strumenti di contestazione del consenso informato, diffide, denunce.

Difendiamoci a termini di legge perché la costituzione è dalla nostra parte.

La giustizia, come mi diceva tempo fa un caro amico avvocato, è lenta ma alla fine rende sempre ragione a chi ce l’ha. Auguriamoci che anche questa volta sia così.

Lettera tratta dal numero 106 de L’altra medicina. Su ogni numero trovi un’ampia sezione dedicata alle domande dei lettori.