Ictus alla larga anche con la mindfulness

Ancora news: la ricerca clinica si focalizza sempre di più sulle pratiche mindfulness, come Yoga e Tai Chi. Sarà riduttivo vedere solo questo aspetto. Ma c'è! In questo caso per la prevenzione dell'ictus...

Proseguono le ricerche sugli aspetti medici di pratiche come Yoga e Tai Chi. Ancora al centro dell’attenzione la mindfulness. Ora un gruppo australiano rileva che le due discipline possono avere un ruolo per la prevenzione dell’ictus, problema enorme in Australia come da noi. Ne beneficiano anche chi ha già subìto l’evento cerebrale, per evitare il secondo.

Più controllo sull’ipertensione

L’indagine, condotta da tre università australiane, è stata fatta su 26 studi che negli anni hanno indagato in questa direzione. Ed è nuovamente emerso che Yoga e Tai Chi contrastano i fattori di rischio dell’ictus, gli stessi indicati dalla medicina convenzionale. Soprattutto l’ipertensione arteriosa ma in misura minore anche gli zuccheri e i grassi nel sangue. Esercizio fisico e buona alimentazione sono i cardini della prevenzione, così come alcuni farmaci, ma anche le pratiche orientali apportano il loro contributo.

Riabilitazione, perché no?

Tai Chi e Yoga come strategie riabilitative dopo l’ictus? Gli Autori non si spingono ad affermare questo, in quanto serve più ricerca, ma fanno notare che, spesso, purtroppo chi ha avuto un ictus lamenta una ridotta mobilità. Una strategia di movimento gentile, basata sulla mindfulness, può aiutare ad uscire dal letto e a riconquistare la capacità di esercitare il corpo. Non è un beneficio di secondaria importanza.

Mindfulness per restare centrati

Poi c’è un altro aspetto. La componente mindfulness di Yoga e Tai Chi, o MBI (Mindfulness-Based Intervention) aiuta a focalizzare la mente delle persone sugli obiettivi che contano. Spesso, dopo un evento grave come l’ictus o altre malattie il problema è che questo stato mentale si perde o è difficile da raggiungere tra ospedali, visite mediche, preoccupazioni di vario genere che coinvolgono pesantemente anche la famiglia. Eppure, questi sono esattamente i momenti in cui il recupero della mindfulness si rivela importantissimo. Teniamo meglio in controllo anche i nostri comportamenti: non solo l’alimentazione e l’attività fisica, ma anche per esempio le pessime abitudini quali il fumo e il consumo di alcol. Oltre a contribuire a ridurre lo stress e l’ansia.

BIBLIOGRAFIA

Thayabaranathan T et al. Understanding the potential for yoga and tai chi interventions to moderate risk factors for stroke – a scoping review. Future Neurology, 2018; 13 (4): 239