Agopuntura, anche l’alta tecnologia vede l’effetto sul dolore

Un lettore (Daniele Bond) ci segnala un importante studio sull’elettro-agopuntura: gli specialisti confermano l’effetto su infiammazione e dolore.
Importante anche perché la review è stata pubblicata su Anesthesiology*, una delle riviste di riferimento per gli specialisti di terapia del dolore.
Risulta ormai evidente che l’elettro-agopuntura blocca il dolore attivando una varietà di sostanze chimiche bioattive attraverso meccanismi periferici, spinali e sovraspinali. Tra queste sostanze ci sono anche gli oppioidi e la serotonina, che il nostro corpo opportunamente stimolato è in grado di produrre.
Inoltre – scrive Daniele – i ricercatori del Department of Anesthesiology, University of California di Los Angeles, hanno rilevato attraverso tecniche avanzate di imaging (tra cui la risonanza magnetica funzionale e la tomografia a emissione di positroni insieme alla moderna tecnologia di analisi biochimica) che l’analgesia indotta da agopuntura si esplica attraverso le vie neurali in una diversa trasduzione dei nervi periferici afferenti, in una modulazione della trasmissione attraverso percorsi neurali ascendenti e discendenti e in una differente interpretazione ed elaborazione centrale nel cervello dello stimolo doloroso. L’effetto è profondo, con correlati fisici ormai evidenti.
In sostanza, la tecnologia avanzata conferma l’azione dell’agopuntura, anche nella sua versione elettrica, sul dolore. Per i ricercatori è ormai dimostrato che l’agopuntura sia di beneficio nel trattamento del dolore acuto e cronico. E ricordano che altri studi dimostrano come l’agopuntura possa ridurre l’assunzione di analgesici, spesso gravata di effetti collaterali.
Che cos’è l’elettro-agopuntura?
Si stimolano i punti dell’agopuntura non con gli aghi ma applicando una corrente elettrica a basso voltaggio attraverso elettrodi. Da tempo viene utilizzata per trattare dolori osteo-muscolari, ma anche vari tipi di dolorose neuropatie. La modalità più conosciuta è stata introdotta dal medico tedesco Reinhold Voll negli anni Cinquanta. Inizialmente Voll vide che i punti suggeriti dalla tradizione medica cinese si comportano in modo diverso dal punto di vista elettrico rispetto ad altri punti casuali sulla pelle.
Segnaliamo anche che, negli ultimi tempi, l’interesse per le potenzialità di questa tecnica è in grande crescita. Sono in corso ricerche su diverse malattie come l’autismo, la depressione, ma anche per trattare problemi intestinali.
La pagina di Daniele Bond su FB:
https://www.facebook.com/daniele.bond.39
*Anesthesiology. 120(2):482-503, February 2014
http://journals.lww.com/anesthesiology/pages/results.aspx?txtKeywords=Acupuncture%E2%80%93Electroacupuncture