Fitoterapia di segnale: due camomille per il nostro benessere

La Matricaria chamomilla, nota come camomilla blu o tedesca, e l’Anthemis nobilis, o camomilla romana, sono due delle camomille più diffuse nell’uso comune. Entrambe hanno numerose proprietà benefiche e possono essere utilizzate come rimedio naturale sia a uso interno, nella veste di infuso, sia a uso esterno, nella veste di creme e impacchi.

Camilla blu, alleata di pelle e donne e pelle

Originaria dell’Europa meridionale e orientale e parte dell’Asia, la camomilla blu è caratterizzata da fusti esili e foglie filiformi e inconsistenti, di colore verde tenue. Dai fiori di questa pianta si ottiene per distillazione un olio essenziale che si presenta come un liquido denso, dal profumo forte e dal colore blu-verdognolo. Grazie al suo contenuto di alfa-bisabololo e camazulene, possiede una forte azione antinfiammatoria, lenitiva e decongestionante sull’epidermide: potete utilizzarla per dare sollievo alla pelle arrossata e irritata. L’olio essenziale si può adoperare anche nei processi infiammatori della cute legati a ferite o piccole infezioni cutanee: poche gocce in soluzione con acqua depurata forniscono un rapido antisettico.

La sua azione calmante sulla pelle lo rende un rimedio valido, diluito in olio base, nel trattamento di eczemi, dermatite seborroica e da contatto, infiammazioni in genere ed eritemi solari. Le sue proprietà antinfiammatorie sono completate da quelle antiallergiche e riepitelizzanti, capaci di favorire la rigenerazione dei tessuti. La pelle arrossata trova pronto sollievo nell’applicazione di un olio base vegetale arricchito con poche gocce di olio essenziale di camomilla.

La camomilla blu è di particolare aiuto per l’organismo femminile: non a caso il termine “matricaria” deriva dal termine latino “matricarius”, ovvero “dell’utero”. Questa pianta si può utilizzare per dare sollievo alle infiammazioni vaginali e come sedativo nei dolori mestruali, aggiungendola all’acqua di un bagno tiepido oppure in semicupio (bagno a metà), rimanendo immersi nell’acqua per circa 10-15 minuti. Le sue note aromatiche rappresentano il rimedio ideale per favorire il relax durante la gravidanza, ridurre la tensione psicoemotiva legata a ciclo o alla menopausa.

Camomilla romana, l’alleata della serenità

La camomilla romana è una sorta di sorella “bella” della Matricaria: appartengono alla stessa famiglia – quella delle Asteraceae – e sono molto simili anche sotto il profilo delle proprietà curative e aromatiche. L’olio essenziale che si ottiene per distillazione dai fiori e dalla pianta intera di Anthemis nobilis è molto efficace nei disturbi digestivi, in caso di irritabilità, ma anche nelle tensioni e nei dolori muscolari. È uno dei più antichi rimedi sedativi, utile in caso di insonnia e nervosismo, ma fortemente attivo anche sull’apparato gastrointestinale. Potete applicarlo per via esterna, alla dose di cinque gocce diluite in due cucchiai di olio di mandorle dolci, per massaggi sull’addome e sullo stomaco, fino al completo assorbimento. Potete anche aggiungere un paio di gocce a un infuso tiepido, magari di melissa o tiglio, per attivare la digestione e dare sollievo a crampi e coliche.

Meno incisivo della camomilla blu, anche l’olio di camomilla romana è indicato nel trattamento della pelle secca o infiammata preferibilmente in associazione con altre essenze lenitive. Se ne possono utilizzare poche gocce, grazie all’azione schiarente della camomilla, nello shampoo abituale o al risciacquo, per dare all’acconciatura dei riflessi dorati e lucenti. Particolarmente indicata nei più piccoli, la camomilla romana può favorire il rilassamento e il sonno anche nei bimbi più irrequieti.

 

Tratto da un articolo della farmacista e scrittrice Stefania La Badessa sul numero 90 de L’Altra Medicina (novembre 2019), acquistabile online.