Il cuore ringrazia: su dalla poltrona ogni 20 minuti

Cambio di rotta: anche dopo un infarto cardiaco meglio muoversi ogni tanto. Questo vale anche per chi non ha problemi al cuore. Studio appena lanciato dai cardiologi europei.

Bisogna muoversi, il più possibile. Questo ce lo dicono in tutte le salse e per comprovarne l’utilità arriva questa nuova suggestione, su cui riflettere. Anche le persone alle prese con problemi cardiovascolari, come un infarto al cuore, dovrebbero abbandonare la poltrona ogni 20 minuti per prolungare la loro aspettativa di vita. Yes, sir…

Valido per tutti

Una volta si consigliava di stare comodi su una sedia o poltrona dopo l’infarto. Oggi le cose stanno cambiando radicalmente. E quel che è buono per gli infartuati, è buono per tutti: pensiamoci prima, senza troppe medicine. Basta una semplice attività fisica. Tema rilanciato al congresso dei cardiologi canadesi e sostenuto dalla Società europea di Cardiologia (ESC).

Spegniamo la TV e facciamo un giro

In mezzo c’è uno studio, presentato lo scorso 21 ottobre, al congresso canadese. Gli Autori dicono di abbandonare la poltrona ogni 20 minuti per girare almeno per 7 minuti. Può bastare lo stare in piedi o camminare, non si tratta di un’attività fisica impegnativa. Ciascuno farà come crede, l’importante è alzarsi da quella maledetta poltrona davanti alla TV.

Venti minuti ogni ora

Il dottor Ailar Ramadi, che ha firmato lo studio per l’università dell’Alberta, si esprime così: «Ormai è chiaro che stare fermi per lunghi periodi di tempo fa male alla salute. Il nostro studio suggerisce che, per ogni ora da seduti, i pazienti con problemi cardiaci dovrebbero prendersi 3 breaks per un totale di 21 minuti di leggera attività fisica». Su dalla poltrona: per la salute del cuore potrebbe valere come i quintali di farmaci che si assumono.

Il “morbo” sedentarietà

Possibile che lo stare seduti per troppo tempo causi coì tanti danni? Sembra proprio di sì, non siamo fatti per stare in poltrona. Un’eredità dei nostri progenitori che dovevano essere attivi per sopravvivere. E questo è ciò di cui ha bisogno il nostro corpo, e l’organo che chiamiamo cuore. «Implicazioni pratiche – dice Michelle Graham, del comitato scientifico congressuale – e non solo per i pazienti con malattie cardiovascolari, come l’infarto. Ma per migliorare la prevenzione negli ambienti sedentari». «Ogni attività fisica è meglio di nulla», aggiunge Jeroen Bax, past president dell’ESC. «Riuscire a fare più attività fisica è sempre meglio».

Fonte: Hearth patients advised to move atound every 20 minutes to prolong life (ESC press release)