Saper rilassarsi allunga (e migliora) la vita

Scegliamo il metodo che fa per noi (sono tanti), ma cerchiamo di perseguire il rilassamento. Un nuovo studio dimostra un importantissimo effetto fisico.

Il solo fatto di riuscire a rilassarsi cambia drasticamente il funzionamento dei nostri geni. Pezzi di DNA che, quando "impazziscono" per lo stress, aprono la strada al cancro, all’invecchiamento e alle malattie del cuore (infarto, ipertensione). Detta in altri termini: con la nostra mente riusciamo davvero a intervenire sul corpo, e fare "prevenzione" di malattie gravi.

Voi direte: beh, lo sapevamo. OK, ma ora lo dice anche l’università di Harvard, dove possono fare analisi molto costose di questo tipo, su una rivista scientifica come PlosOne. Il ché è una notizia, non a caso in questi giorni ripresa da molti media anglosassoni. Da anni si cercano farmaci in grado di ottenere un effetto del genere ed ora emerge che lo possiamo fare noi, senza prendere pillole, con il nostro metodo di rilassamento.

Quale metodo? I ricercatori americani non preferiscono un metodo piuttosto che un altro. Può essere un tipo di meditazione, lo yoga, la recitazione di un mantra, il controllo del respiro, la preghiera e quant’altro.

Certo, potrebbe bastare una bella passeggiata in montagna o al mare, ma purtroppo non sempre è possibile. E anche quando è possibile il rilassamento dobbiamo crearcelo noi, con la nostra testa. Spesso ci portiamo dietro i nostri pensieri assillanti, ma è bene cominciare a pensare che si deve "staccare" ad un certo punto. E’ un’impresa, a volte non facile, ma che va tentata sempre.

L’autore principale dello studio, Herbert Benson (già conosciuto per i suoi studi pionieristici e di altissimo livello), raccomanda di dedicare almeno 10-20 minuti al giorno alla nostra pratica di rilassamento. «La gente lo ha fatto per millenni – dice – ora abbiamo le basi scientifiche per poter dire che funziona. E’ meraviglioso essere vivi per vederlo».

Più precisamente, che cosa hanno visto gli autori di Harvard?

Hanno visto che con il rilassamento cambia in senso favorevole l’espressione di centinaia di geni decisivi per la salute. E in particolare:

Si riduce il logoramento dei telomeri, le parti distali dei nostri cromosomi. Quanto più i telomeri si consumano, diventando corti, tanto più il processo di invecchiamento è manifesto.

Si riduce l’infiammazione. L’infiammazione è una modalità di difesa dell’organismo ma a volte si attiva anche quando non ce ne sarebbe bisogno: diventa infiammazione cronica ed è parte in causa in molte malattie oncologiche, cardiovascolari, auto-immunitarie.

Nelle nostre cellule abbiamo centrali che producono energia, i mitocondri. Con il rilassamento la produzione di energia diventa più stabile. Abbiamo un minor numero di black-out. Quando manca energia, il corpo va in sofferenza aprendo la strada a scompensi di vario tipo. Questo conferma il fatto che i meditatori, in genere, sono più resistenti alla fatica, dormono meglio e hanno un umore migliore.

Migliora il controllo dell’insulina, l’ormone che permette agli zuccheri di entrare nelle cellule. Lo zucchero è il carburante per le centrali energetiche, ma se non arriva a destinazione resta nel sangue causando intolleranza glucidica e diabete.

Lo studio:

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0002576