Agopuntura per smettere di fumare

La stimolazione dei punti corporei dettati dalla medicina tradizionale cinese e dall’auriculoterapia può fare la differenza. Anche col laser al posto degli aghi.

Mettiamo insieme l’agopuntura e la tecnologia laser: il risultato è un aiuto concreto alle persone che intendono smettere di fumare. Lo dimostra una ricerca condotta a Singapore, una nazione che, per il governo locale, deve diventare il primo paese al mondo totalmente “smoke-free”.

Fumare sotto stress

Sono state trattate 175 persone fumatrici che trovavano nella sigaretta uno sfogo allo stress lavorativo cui erano sottoposte. Invece degli aghi si è agito col laser su alcuni punti presenti sui meridiani e su 11 punti del padiglione auriculare per ottimizzare il flusso del Qi. In totale, ogni sessione durava 15 minuti.

La sigaretta piace di meno

Dopo 7 sessioni di agopuntura laser l’84 dei maschi e l’87% delle femmine ha smesso di fumare. Un notevole risultato. Pochissimi, solo 5, hanno abbandonato il trattamento per motivi dovuti agli impegni lavorativi. Interessante constatare che, già dopo la prima sessione, i fumatori riportavano di non gradire più fumare come prima. Dopo la terza, molti riferivano di riuscire a spegnere la sigaretta prima di terminarla e di trovare sgradevole il suo gusto.

Ricompense e flusso del Qi

Secondo Rodney Choon Huat Lim, che ha condotto lo studio, l’agopuntura agisce migliorando le comunicazione tra corpo e cervello. In particolare, modula i meccanismi di ricompensa emozionale, e i centri nervosi da cui scaturisce la sensazione “feel good” (quando diciamo: “sto bene”). Ma a fare da contraltare a questa spiegazione scientifica c’è la visione della Medicina tradizionale cinese, ricordata dallo stesso Huat Lim. Gli agopunti sui meridiani – dice – sono le porte d’accesso agli organi vitali (Polmone, Cuore, Fegato e Rene) che beneficiano del trattamento e tutte le loro funzioni migliorano e ringiovaniscono».

Un’alternativa da considerare

L’agopuntura laser è una tecnica indolore (come peraltro l’uso degli aghi) ma, secondo gli specialisti di Singapore, aggira il problema della paura degli aghi. Meglio della farmacoterapia convenzionale per la cessazione dell’abitudine di fumare. «Cerotti e chewing-gum di nicotina – spiega ancora Huat Lim – potrebbero creare effetti collaterali a lungo termine». Inoltre, come noto, le soluzioni convenzionali sono gravate da un largo numero di abbandoni: si inizia, cioè, con le migliori intenzioni e poi si smette di prendere la terapia ancor prima di aver superato il vizio di fumare.

BIBLIOGRAFIA

Huat Lim RC, Med Acupunct, giugno 2018