Facciamo la marmellata ma sterilizziamola

Marmellata di fichi

Entriamo nel mondo della trasformazione alimentare, un modo intelligente ed economico per avere frutta e verdura sana anche in inverno. Nel prossimo numero del giornale ci limitiamo a 3 metodi: marmellata, passata e pesto. Intanto vediamo la marmellata.

Fare la marmellata in casa è certamente conveniente se si pensa al costo di una confettura biologica: meglio mangiarne poca ma che sia buona. Magari fatta in casa, se c’è tempo. Non conviene fare la marmellata per poche quantità di frutta, meglio far bollire in grossi pentoloni, così ci facciamo la scorta per l’inverno. Una buona marmellata ha bisogno di almeno un’ora e mezza di cottura.

Per la buona riuscita delle vostre marmellate (con zucchero aggiunto) occorre un’altrettanto buona sterilizzazione dei vasetti vuoti.

  1. In una pentola capiente versate acqua fredda e immergete i vasetti e i tappi (i tappi non andranno montati sul vasetto). Una volta che l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, lasciate bollire  per 20 minuti. Fate raffreddare i vasetti e poggiateli su uno straccio pulito.
  2. Per un’ottimale conservazione e preservazione della marmellata, i vasetti riempiti devono andare sottovuoto. Invasettate la marmellata bollente: capovolgete il vasetto riempito e ben chiuso. Lasciate raffreddare in questa posizione per almeno 24 ore. Per capire l’avvenuto sottovuoto, occorre che la capsula di sicurezza in cima al tappo sia risucchiata dal vuoto, non dovrà quindi muoversi.

Invece, per sterilizzare le marmellate senza zucchero aggiunto occorre un grande pentolone, meglio se di rame, ma va bene anche in acciaio; dei barattoli perfettamente puliti; stracci puliti da porre sul fondo del pentolone e intorno a barattoli, affinché non urtino l’uno contro l’altro all’ebollizione.

I barattoli riempiti di marmellata vanno immersi nel pentolone d’acqua fredda prima di accendere la fiamma e avvolti dagli stracci: ponetene uno anche sul fondo del pentolone. Il tempo di sterilizzazione si calcola, sempre, a partire dal primo istante dell’ebollizione, con la pentola coperta: raggiunta l’ebollizione, si prosegue per altri 20 minuti; Lasciate sempre raffreddare i barattoli nella pentola prima di tirarli fuori. Sono assolutamente da escludere i barattoli che, dopo la sterilizzazione, avranno il tappo bombato: essi indicano una fermentazione. Se dovesse accadere ripetete l’operazione di sterilizzazione dall’inizio.