Perché è meglio mangiare le mele (bio) con la buccia?

Per due motivi: la buccia contiene gran parte delle fibre presenti nel frutto. Ed è ricca di quercetina, un flavonoide dotato di diverse azioni preventive.

La quercetina è un principio anti-ossidante, anti-infiammatorio e anti-istaminico. In considerazione di queste proprietà, la quercetina è sottoposta a intensi studi per definirne le potenzialità sulle persone. Ecco le principali segnalazioni:

1 – Alcuni allergologi pensano che potrebbe ridurre i sintomi delle allergie. Un effetto dovuto all’azione antistaminica.

2 – Alcune ricerche segnalano un’azione preventiva sull’aterosclerosi e la riduzione del colesterolo “cattivo” LDL.

3 – Gli scienziati considerano la quercetina e altri flavonoidi come un potenziale agente per la prevenzione del cancro. In provetta, si è visto che la quercetina inibisce la crescita di vari tipi di tumore.

Per quanto riguarda le fibre, la mela le ospita soprattutto nella buccia. Una mela contiene circa 3-3,5 grammi di fibre, di cui la metà nella buccia. Le fibre sono importanti per tenere sotto controllo la colesterolemia, per ridurre il rischio di infarto, diabete 2 e obesità, per migliorare la funzione intestinale.

A parte le mele, dove possiamo trovare la quercetina?

Nei frutti: agrumi, ciliegie, more, mirtilli, uva rossa o nera (perciò anche vino rosso).

Nelle verdure: cipolle (in particolare rosse), scalogno, broccoli, salvia, prezzemolo, kale.

La cottura riduce di circa il 30 % il contenuto di quercetina negli alimenti.

Sul mercato sono presenti supplementi contenenti quercetina ed altri flavonoidi. A volte, la quercetina viene unita alla bromelina per potenziarne l’azione anti-infiammatoria. La quercetina è presente anche in prodotti a base d’erbe, in particolare, erba di San Giovanni, Gingko biloba, estratti di semi d’uva, di tè verde, di mirtilli.