Melissa, l’erba della tranquillità

La Melissa ha una lunghissima e nobile storia: è valida anche oggi per le sue proprietà rilassanti e spasmolitiche.
L’olio essenziale della pianta, responsabile del caratteristico odore limonato (si chiama ‘Lemon balm’ in inglese), è indicato in fitoterapia per contrastare la tensione nervosa, l’irrequietezza, l’irritabilità. Questi stati d’animo aprono la strada a una serie di fastidiosi disturbi, in particolare coliti, disturbi della digestione e dolori mestruali. Si tratta di problemi psicosomatici assai frequenti, tipici dei periodi di forte stress.
La Melissa è una delle piante di maggiore utilità nei disturbi digestivi che dipendono dalla tensione nervosa. Si colloca infatti a metà strada tra i digestivi e i rilassanti.
L’infuso si prepara mettendo nell’acqua bollente un cucchiaio di foglie di Melissa, lasciando in infusione per qualche minuto. Si filtra e si beve.
Quando se ne consiglia l’assunzione?
– Subito in caso di spasmi addominali, disturbi da colite, nevralgie scatenate dallo stress o da rigidità muscolari, quindi anche per alleviare il mal di testa.
– Se è un periodo di digestione difficile, l’infuso è indicato subito dopo il pasto.
– Se il nervosismo rende difficile il sonno, l’infuso si prende prima di andare a letto per rilassarsi e usufruire del suo effetto leggermente sedativo.
Si chiama Melissa perché è molto apprezzata dalle api (in greco Mélissa vuol dire ape). Fin dall’inizio, ai tempi dei medici dell’antica Grecia, era considerata un rimedio per ‘confortare i nervi’, un’erba per i momenti critici. Nel Medioevo si usava per alleviare stress e ansia, per promuovere il sonno, migliorare l’appetito e per le indigestioni. Un paziente ‘rilassato’ ha sempre un vantaggio su un paziente ‘nervoso’.
Si usava spesso metterla nel vino per farne una bevanda d’emergenza quando saltano i nervi. Il vino alla Melissa era usato anche per trattare le punture di insetti.
Il matrimonio tra Melissa e alcol ha fatto scuola perché ritroviamo quest’erba tra gli ingredienti di celebri liquori come la Chartreuse. In Francia nei conventi carmelitani si preparava l’acqua di Melissa, un infuso alcolico contenente Melissa insieme ad altre erbe. Si consumava a gocce, sempre nei momenti critici, contro gli svenimenti e i capogiri, ma le erano attribuite molte altre proprietà. Oggi, l’acqua di Melissa è prodotta anche in Italia dai carmelitani scalzi della provincia veneta.