Ling Zhi, il “fungo dei saggi” (taoisti)

E’ sicuramente tra i rimedi più conosciuti della medicina tradizionale cinese. Si tratta di un fungo che nell’antica Cina era considerato un ‘farmaco’. Un farmaco, ma forse qualcosa in più.

E’ un fungo curativo, anche conosciuto col nome di Reishi e Ganoderma lucidum. Nell’antica Cina si usava per la cura di molte malattie, essendo considerato l’alimento perfetto per il suo equilibrio Yin e Yang. Oggi, è stata chiarita la composizione, che effettivamente è sorprendente per la ricchezza di molecole ad azione biologica.

Le principali azioni attribuite a Ling Zhi sono l’azione di rinvigorimento delle difese immunitarie e l’effetto adattogeno, cioè in grado di aumentare la resistenza e l’adattamento allo stress. C’è chi, sano come un pesce, lo usa come integratore a scopo preventivo e per il benessere.

Una modalità d’impiego (non certo l’unica) consiste nel preparare l’aceto di mele con Ling Zhi. Questa preparazione è usata per alleviare i sintomi delle malattie da raffreddamento, per l’acne, le ferite o anche per fare maschere rigeneranti per il viso. La polvere del fungo si fa semplicemente marinare in un luogo caldo per 15 giorni nell’aceto di mele.

La letteratura cinese e giapponese è ricca di richiami al Reishi, il nome in giapponese. Il fungo veniva anche raffigurato su ornamenti e suppellettili, o lo si appendeva sopra la porta di casa. In linea con il pensiero taoista lo si considerava un elisir di immortalità o di lunga vita. Godeva di una vera e propria venerazione. Diverse leggende cinesi sottolineano il potere di carattere spirituale di questo fungo, che rientrava nel bagaglio culturale dei saggi taoisti.

Il segno cinese ‘Ling’ viene in genere tradotto come ‘potenza spirituale o dell’anima’. Mentre il segno ‘Zhi’ era usato per indicare le sostanze utilizzate nella preparazione degli elisir di lunga vita: il raggiungimento dello stato di immortalità rientrava tra gli obiettivi di quel periodo storico. In epoca più tarda quando i due termini si presentano insieme assumono un significato che fa riferimento al ‘fungo della saggezza’ o anche dell’immortalità.