Il coriandolo del Carnevale è un digestivo

Oggi lo troviamo facilmente anche nei supermercati. E’ uno degli ingredienti per la preparazione del curry e del garam masala: meno note sono le sue proprietà fitoterapiche.



Una volta il coriandolo, nelle feste di paese, veniva utilizzato per preparare minuscoli confettini rivestiti di zucchero, da cui prendono il nome i coriandoli carnevaleschi che successivamente sono diventati i coriandoli di carta.



Quando in Europa non esistevano ancora patate e pomodori, che saranno importati dalle Americhe, il coriandolo era già una pianta ampiamente utilizzata e popolare. Fin dai tempi degli antichi romani che lo mettevano sul pesce per coprire gli odori forti dovuti a una conservazione imperfetta (ancora non esisteva la catena del freddo), il coriandolo ha avuto molti estimatori. Nella Grecia classica questa spezia aromatica rientrava tra gli ingredienti dei profumi per l’uso personale.



Oggi possiamo usarlo per i problemi digestivi.



A parte i mille usi in cucina, il coriandolo viene consigliato per preparare tisane e infusi digestivi. Facilita la digestione (utile dopo un pasto pesante) e ha proprietà carminative, cioè contrasta i gonfiori addominali, e anche quelle coliche che chiamiamo comunemente "mal di pancia" e che si presentano quando abbiamo esagerato a tavola. Facile da preparare: basta mettere alcuni grammi di coriandolo schiacciato in acqua bollente e lasciar riposare per qualche minuto. Da consumare subito dopo i pasti, oppure anche prima, come bevanda aperitiva e gradevole. Sperimentiamo.



Ha un sapore particolare, è difficile descriverlo. Alcuni tirano in ballo un certo retrogusto di limone, ma più caldo e speziato, e in antichità alcuni trovavano che emanasse un profumo simile a quello….delle cimici (c’è scritto nel nome greco della spezia: "corys", cimice, e "ander", somigliante). Strano, in realtà il coriandolo ha la sua personalità, che è unica, mastichiamo un granello e facciamoci la nostra opinione. 



Quelle piccole palline aromatiche non sono i semi, ma i frutti del coriandolo. In questa pianta è presente una delle più potenti sostanze naturali "chelanti", in grado di legare ed eliminare i metalli pesanti. L’esposizione ai metalli pesanti è ancora sottovalutata ma purtroppo piuttosto diffusa a causa dell’inquinamento atmosferico e alimentare a cui siamo esposti. Altri studi suggeriscono che il coriandolo abbia un’azione antiossidante, anti-diabetica e anti-micotica.



In aromaterapia l’olio essenziale viene spesso proposto per avere sollievo dallo stress e dalla fatica, per ottenere energia e rinfrancare lo spirito. E’ riscaldante, utile nella stagione fredda.



Da molto tempo è anche chiamato "prezzemolo cinese": questo perché le sue foglioline assomigliano al nostro prezzemolo.