La chiropratica per curare i malanni causati dall’aria condizionata

Arriva l’estate, il caldo e i malori stagionali legati all’aria condizionata, come torcicollo, mal di testa e mal di orecchie. I problemi nascono quando si passa da una temperatura esterna molto alta a una decisamente più bassa, ovvero negli ambienti eccessivamente rinfrescati con aria condizionata. In questi casi può verificarsi uno shock termico: la muscolatura tende a contrarsi in modo anomalo fino a raggiungere lo spasmo muscolare, ovvero un tipico segnale di blocco acuto in zona cervicale o lombare.

La chiropratica per ridurre i problemi del rachide

In tutta Europa la disabilità legata ai problemi del rachide è la prima causa di assenza dal lavoro. In Svizzera il Ministero della Salute ha addirittura deciso di inglobare la Chiropratica nel sistema sanitario nazionale e il risultato è stata una diminuzione drastica del numero di giornate perse a causa dei dolori legati alla colonna. Si stima che oltre l’80% della popolazione adulta europea, incorre almeno una volta nel corso della propria vita in un episodio di sintomatologia legata alla disfunzione della colonna.

Il dottore chiropratico può correggere  l’assetto vertebrale facendo in modo che le radici dei nervi spinali non abbiano più compressioni che creano un’interferenza nella normale trasmissione del messaggio neurologico.

Prevenzione

Data la continua esposizione a questi frequenti sbalzi di temperatura, è consigliato portare sempre con sé un foulard o una sciarpa da utilizzare in caso di bisogno. Se queste difese non bastassero a prevenire l’attacco di cervicalgia o lombalgia, ci si può rivolgere al proprio dottore in chiropratica che valuterà quale sia l’approccio migliore per aiutare il recupero dalla situazione dolorosa.

L’ Associazione Italiana Chiropratici (AIC) consiglia uno stile di vita sano, basato su esercizio fisico costante e alimentazione corretta. “In questo modo le nostre difese saranno più efficienti quando chiamate in causa”, spiega il dottore in chiropratica Luc Meersseman.

Nel caso in cui l’eccessivo raffreddamento dovesse causare febbre, il dottore chiropratico consiglierà al paziente di consultare il proprio medico curante che prescriverà la terapia più indicata. “Qualora, invece, la sintomatologia non fosse così grave”, prosegue il Dr Meersseman, “ma comunque molto fastidiosa, il dottore in chiropratica concentrerà il suo lavoro sulla zona dell’alta cervicale per far in modo che la muscolatura si rilassi e che il nervo del trigemino non abbia interferenze di sorta, date per esempio da un disallineamento della prima vertebra cervicale, detta anche atlante. Ristabilendo un normale assetto della colonna il paziente sentirà immediatamente un beneficio che si protrarrà nel tempo”.