Disfagia: che cos’è e come trattarla

disfagia, come trattare la disfagia

Disfagia: che cos’è e come trattarla

La deglutizione, ossia quel meccanismo che consente ad alimenti e bevande di dare inizio al percorso che, dalla bocca, li condurrà fino allo stomaco, è, per la maggior parte delle persone, un atto fisiologico del tutto normale.
In alcuni casi, però, non è così.
La disfagia, ossia la difficoltà a deglutire, può presentarsi in soggetti di qualsiasi età, ma è più diffusa tra gli anziani.
Le cause sono numerose e individuarle, naturalmente con l’aiuto del proprio medico di fiducia, è fondamentale per iniziare il prima possibile a seguire una terapia finalizzata a ridurre o risolvere il problema.
In alcuni casi, per favorire la deglutizione e ridurre i disagi, può essere necessario ricorrere a degli addensanti  per disfagia, prodotti destinati a finalità mediche specifiche che consentono di dare ai liquidi e ai frullati una consistenza e una viscosità adatte al paziente.

 

Disfagia: di cosa si tratta

Il termine “disfagia” viene utilizzato in ambito medico per indicare i problemi di deglutizione nel loroinsieme.

Talvolta associata ad altri sintomi, come nausea e vomito, dolori mandibolari e, a causa della difficoltà ad alimentarsi correttamente, perdita di peso, la disfagia può essere causata da:
 problemi di masticazione;
 demenza senile o altre cause di natura neurologica;
 infezioni;
 tumori;
 chemioterapia, assunzione di farmaci o altre cause iatrogene;
 miopatie.

Tra i fattori che possono favorirne la comparsa rientrano l’età avanzata, l’ansia e lo stress, le contratture a livello del collo, l’intubazione e via dicendo.

Sintomi e come gestirla
Il sintomo tipico della disfagia è la difficoltà a deglutire, accompagnata dalla sensazione che il bolo oppure il liquido non riescano ad attraversare la gola.
A questo sintomo possono aggiungersene altri, come un dolore all’atto della deglutizione, il mal di gola, la raucedine, la tosse, l’ipersalivazione, il rigurgito e i bruciori di stomaco, talvolta accompagnati da reflusso gastrico.
La perdita di peso e la disidratazione sono tra le conseguenze più evidenti del problema, il quale, se non trattato, espone al rischio di malnutrizione, infezioni polmonari, soffocamento.
Nel caso in cui ci si renda conto di avere costantemente difficoltà a deglutire, sarebbe necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico curante al fine di individuare il prima possibile la causa del problema.
Il trattamento varierà a seconda della causa scatenante e potrà includere logopedia, assunzione di farmaci e interventi chirurgici.
Chi si trova a dover convivere con il problema, deve prendere alcuni accorgimenti, volti a rendere meno difficoltosa la deglutizione.
Tra questi rientrano il mantenimento della corretta postura durante il consumo dei pasti, la concentrazione sul processo di masticazione e deglutizione, e l’assunzione di bocconi di piccole dimensioni.
Gli addensanti per la disfagia
Per assumere liquidi e semi-liquidi in sicurezza, chi soffre di disfagia può ricorrere agli addensanti a base di gomma di xanthan o amido modificato, alimenti dietetici in polvere, utili anche in caso di difficoltà nella masticazione, che, aggiunti a bevande, pasti frullati o altre sostanze semi liquide, permettono di addensarle fino a donare loro una consistenza variabile da quella dello sciroppo a quella del budino.
In genere, la giusta consistenza viene consigliata dal medico che segue il paziente.
In commercio è possibile trovare anche alimenti già addensati e pronti all’uso.