Una iniezione di gratitudine

Provare e dimostrare gratitudine è un dono che facciamo a noi stessi. Non è solo un modo per stare bene con gli altri. Ma c’è ancora dell’altro: la gratitudine è importante anche per la salute fisica.

Un’affermazione troppo tirata per i capelli? No, perché secondo uno studio svizzero apparso sulla rivista Personality and Individual Differences il provare gratitudine migliora la salute psicologica e fisica. Grati verso gli altri e verso l’universo, siamo più propensi a prenderci cura anche di noi stessi, diventiamo più resistenti allo stress e all’ansia. La pratica della gratitudine migliora il sonno e un buon sonno è un vero toccasana.

Uno studio ha anche dimostrato che insegnare ai bambini ad essere consapevoli dei loro sentimenti di gratitudine, migliora il loro grado di soddisfazione delle attività scolastiche e il rendimento intellettuale.

Non c’è nulla di campato per aria, la psicologia moderna guarda alla gratitudine come a un’abitudine da promuovere. Si potrà dire: se però una persona non conosce la gratitudine, non possiamo farci nulla. Sbagliato: quella persona potrebbe non aver mai fatto mente locale sull’importanza della gratitudine. E purtroppo, spesso, non si riesce a uscire dal circolo vizioso: quanto più siamo racchiusi in noi stessi, tanto più non esistiamo per gli altri, diventiamo ruote di un ingranaggio, di una macchina che non deve essere mai ringraziata, perché incapace a sua volta di manifestare gratitudine.

Si può uscire dal meccanismo dell’indifferenza e dell’ingratitudine? Sì, ecco alcuni spunti:


– Fate una lista o tenete un diario di persone, situazioni o emozioni di cui dovreste essere grati. Ogni tanto rileggete e imparate a esercitare la pratica della gratitudine. Tenete conto che una procedura simile si usa anche in alcuni programmi per aiutare le persone ad uscire dalle dipendenze.

– Non controlliamo mai i nostri pensieri mentre stiamo per addormentarci. A volte, cadiamo nel sonno pensando a cose negative, rivivendo le situazioni che ci hanno ferito. Evitiamolo: cominciamo a pensare alle cose positive e regaliamoci un pensiero di gratitudine.

– Ai nostri bambini ogni tanto possiamo dire: scrivi le 5 cose per cui provi più gratitudine.

– Il cielo, il sole, le montagne, gli alberi, i fiori, il mare, l’alba, il tramonto: pensate a che cosa sarebbe il mondo senza queste meraviglie della natura. Noi le diamo per scontate, perché sono sempre state lì. Ma possiamo acquisire consapevolezza di queste silenziose presenze: la gratitudine seguirà a ruota.

– Sempre indaffarati non pensiamo alle cose davvero importanti: può bastare pochissimo per mettere in moto il riflesso della gioia. Un regalino, un pensiero scritto, anche una mail gentile a una persona che è parte della nostra vita, o vorremmo lo fosse. Nulla si perde, non è mai tempo sprecato.