Antiginnastica online: per mantenere il corpo elastico e coltivare bellezza anche nell’anima

Maria Beretta, esperta di Antiginnastica®, continua il dialogo con i lettori de L'altramedicina.it, attraverso articoli e “pillole” dalla sua lunga esperienza di formatrice. Filoconduttore sarà l'Antiginnastica, uno stile di vita. Oggi ci racconta come l'Antiginnastica diventa un'esperienza "virtuale" in questi giorni di quarantena.

Foto di @MonicaPerfumo

La storia la conosciamo ormai tutti: succede che arriva un virus che striscia tra le genti e infetta.
Il luogo: non c’erano più luoghi dove ci si potesse trovare, incontrare per fare una seduta di Antiginnastica.

E dire che l’Antiginnastica serve proprio quando le persone hanno male alle articolazioni e ai muscoli o quando diventano troppo sedentarie o stanno per ore al computer o giorno dopo giorno diventano sempre più angosciate, ansiose, spaventate… in tutti questi casi non si riesce a respirare bene, non si respira proprio… il diaframma è semi bloccato. Anche lì si tratta di muscoli corti, troppo contratti, andrebbero sciolti e allungati praticando Antiginnastica. Dunque è importante, utilissimo, che le persone possano venire a conoscenza di questo metodo, l’Antiginnastica, e possano trovare il modo di praticarlo proprio in questo pericoloso periodo dell’”iorestoacasa”

… Non si potevano più creare agglomerati di persone dove condividere la vicinanza fisica con la parola, con i pensieri, i sentimenti, le emozioni, neanche più muoversi insieme!
Chiusi in casa: 2 stanze o 4 o 8, a seconda… Da soli, in 2, in 3, in tanti…
Ci si potrebbe abbrutire… oppure nutrire di cultura, dipende da tanti fattori.

Si rischia di perdere le buone abitudini, quelle scelte per coltivare il senso del ben-essere.

“Pronto, Maria? Vorrai mica lasciarci così per delle settimane? Esiste il computer, non puoi ignorare questa possibilità.”

Nnnaaa! L’Antiginnastica si vive in piccoli gruppi, in uno spazio luminoso e protetto che dia contenimento, una moquette discreta di un colore chiaro e a pelo corto, nessun mobile, niente alle pareti, illuminazione che viene dal basso, dai quattro angoli, soffusa, niente musica o sottofondi sonori… E con l’esperta che, in quel contesto lì, richiedendo, conducendo i movimenti, possa così cercare di guardare ogni persona, fiutare, ascoltare davvero.
No. Non posso “snaturare” l’antiginnastica!

“Maria, tutto bene? Sulle piattaforme web mia figlia ha fatto danza con altre 200 persone.”
“Maria, noi facciamo tutte le sedute di psicologia online e risulta possibile. La psiche si adatta, penso anche il corpo. L’energia dei gruppi c’è tutta. E la tecnica web è semplice da gestire.”

… Allora ho cominciato a sentirmi rigida. Dov’era l’elasticità e l’adattabilità che predico per il corpo altrui? Che influenza anche i pensieri e la psiche.

La colonna vertebrale può giocare, la si può inarcare per poi distenderla, è necessario che diventi flessibile… Allora, perché no?

D’accordo, si prova.

È un periodo molto particolare, stonato. Ci si incontrerà sulla piattaforma in non più di 4 o 5 per volta. Tre quarti d’ora di movimenti e poi… vi chiederò di darvi il tempo per interiorizzare l’esperienza. E poi… grazie se mi scriverete le vostre sensazioni, suggestioni. Così da avere risposte, elementi, per poter decidere se e come proseguire.

Foto di @MonicaPerfumo

Ecco il ritorno dell’esperienza

“Grazie! Ci voleva proprio. I movimenti mi hanno sciolto il collo e le spalle, avevo male lì sulla destra. Mi sento molto meglio nel mio corpo ora.”

“Ora respiro, mi sono resa conto che quasi non me lo permettevo più, ci sono moltissime persone che lottano per poter respirare in questo momento.”

“Questo lavoro, la consapevolezza del respiro che mi ha portato, mi piace immaginare che possa arrivare all’inconscio collettivo: tutti noi non stiamo respirando liberamente… stretti dalla paura, dai sensi di colpa, dall’ansia che ci attanaglia, dall’immobilità obbligata.”

“Grazie, ora avverto un respiro ampio, come se arrivasse nello stomaco, un senso generale di scioltezza, le anche e tutta la colonna. Anche il colorito del viso è più vivo!”

“Quasi dall’inizio era subentrato un ascolto profondo e da lì è affiorato e mi ha pervaso un senso di smarrimento, percepivo una distanza, una solitudine, mi mancava un essere umano che respirasse vicino, a portarmi via l’aria, lo spazio, ma presente…  Sentivo un senso di vuoto. Poi, la mia mano sullo sterno, sulle costole, a ridar loro movimento libero… fino a percepire che ora il respiro mi nutre, mi riempie, mi riavvicina. Era mancanza di me da me stessa. Ora ci sono. Mi abito di nuovo. Ritrovo la fiducia. La mia Forza interiore.”

Sì, è così, la solitudine malvissuta non è mancanza di altri vicino, è prima di tutto mancanza di contatto Vero con se stessi, col proprio essere Umani.

Ora la mia esperienza, prima, durante e dopo.

Pian piano si fa strada in me l’entusiasmo. Decidere di provare un’esperienza nuova, piuttosto proibita dalla nostra seria deontologia professionale. Poter riportare al loro corpo le persone e dar loro modo di riempire un tempo vuoto proponendo una pratica corporea che amano e che fa parte del loro prezioso stile di vita.

Il web:  …E siccome sei molto lontano più forte ti parlerò…” (“Caro amico ti scrivo”, Lucio Dalla=scriverò)

Mi ritrovai così a proporre i movimenti alzando la voce per essere certa di meglio raggiungere le persone, essere certa che mi sentissero, mi vedevo  avvicinarmi allo schermo del computer per essere, sentirmi, più vicina a loro e, alla fine, mi ritrovavo tutta arrossata in viso. Ma che strano!

Certo, il problema era la piattaforma digitale, eppure c’era una certa gratitudine e anche curiosità per quel mezzo lì. L’elettromagnetismo disturbante non è il massimo. Un certo analfabetismo per quello strumento digitalvirtuale, nuovo ingrediente che si aggiungeva ai miei sensi e alla mia parola, faceva la sua parte nel portare una certa non sicurezza in me, una specie di barriera.

Mi mancava la vicinanza fisica, eppure la mia voce arrivava a toccare le loro orecchie, il loro sistema nervoso, la loro pelle, a chiedere movimento alle loro articolazioni, dalle grandi alle minuscole.

Per fortuna dopo un po’ ritrovavo la familiarità della mia voce e, che bello! a mano a mano che i movimenti che richiedevo (in antigym non si mostrano i movimenti! ) venivano trovati, eseguiti, respirati ed io li potevo osservare nelle persone… arrivava un altro ritmo interno.

Di settimana in settimana è incoraggiante scoprire che le persone attendono quell’appuntamento, motivate, vivono quel tempo, di un’ora, come un momento benefico con loro stesse; piacevole respirare la loro gratitudine per poter riuscire a ritrovare o scoprire questa pratica, nonostante il periodo stranissimo e proprio per questo forse più preziosa anche se, certo, molto, molto diversa nell’approccio. 

Il virtuale – stressante per il sistema nervoso – quando serve e ben si impara, per fortuna che c’è!

Ne esce un sentire comune netto: che fortuna aver scoperto l’Antiginnastica, è proprio un bene prezioso. Ora so, sappiamo, che si rivela valida anche in casi imprevedibilmente particolari, perché lavora sulla adattabilità ed elasticità muscolari, del corpo sì… va da sé che risale alle emozioni, ai sentimenti, ai pensieri da cui tutto deriva.

Noi siamo contemporaneamente tutte quelle entità lì, questa affermazione ora è accettata da quasi tutti. Alla fine della seduta il corpo è più sciolto e il Respiro è sempre più libero così che la presenza a se stessi è ritrovata, assicurata.

Fiducia, buonumore, scioltezza, ascolto e forza coltivate. Senza dubbio, il sistema immunitario ringrazia!

Foto di @MonicaPerfumo

Nulla sarà più come prima, dicono in tanti. Quasi tutti sentiamo che sì, è vero.

Forse quando finalmente ci ritroveremo nella sala per l’Antiginnastica a noi familiare e accogliente, in un contenimento discreto e sicuro, di nuovo fisicamente vicini, riscopriremo il valore del contatto umano diretto, delle nostre voci, delle umanissime imperfezioni che si manifestano nella ricerca che i nostri movimenti si facciano fluidi ed elastici.

Con stupore potremmo scoprire che avremo bisogno di più sedute di Antiginnastica, più settimane, più ore di lavoro corporeo, per poter lasciar affiorare, emergere e metabolizzare con la pancia, col cuore e con la mente le tensioni che ci hanno macinati dentro e fuori in questo lungo periodo che sembrava non finire mai. 

E che, terminato, lascerà spazio al nuovo e può darsi che raccoglieremo perle preziose di noi.

Sì, saremo diversi, più autentici, più sani, più ricchi, più forti dentro, ne sono certa.

Maria Beretta

Per praticare l’Antiginnastica anche in questo periodo, potete iscrivervi alla nostra newsletter “la posta del corpo”, visitando il nostro sito www.antiginnastica.com: ogni settimana riceverete via mail sedute gratuite  da poter fare da soli , oppure potete contattare un esperto per  partecipare a una seduta “a distanza”.

Riferimenti
Maria Beretta
 – mariettaber@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/maria-beretta/

Monica Perfumo – monica.perfumo@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/perfumo-monica/