Antiginnastica: l’importanza della parola

Maria Beretta, esperta di Antiginnastica®, continua il dialogo con i lettori de L'altramedicina.it, attraverso articoli e “pillole” dalla sua lunga esperienza di formatrice. Filoconduttore sarà l'Antiginnastica, uno stile di vita. Oggi ci racconta la distinzione tra “esercizio” e “movimento” e riflette sull’importanza di ascoltare il proprio corpo.

"Il corpo…per quanto dichiarino di amarlo, di considerarlo amico, in realtà lo trattano come un servitore sottomesso alla mente, come un impiegato da sfruttare. Come se considerassero la mente “di estrazione migliore” del corpo, e perciò in diritto di godere di privilegi di classe." - Courrier du corp, Thérèse Bertherat. Foto di @MonicaPerfumo

Questo lunedì, all’inizio della seduta settimanale di gruppo di antiginnastica, Amelia riporta un feedback della scorsa settimana e dice di aver avuto per alcuni giorni un po’ di male sul lato sinistro del collo….

Aggiunge: “Forse quell’esercizio che ci hai proposto, di avvicinare l’orecchio al ginocchio, lì devo aver forzato un po’ “.

“Ah, hai forzato. E perché?”

Ecco, questo voler forzare succede spesso alle persone che sono all’inizio del percorso di antiginnastica. E’ che considerano l’esercizio come l’unica maniera di muovere il corpo.

Per fortuna poi poco alla volta inizieranno ad accorgersi, concretamente, che è nel fare l’esercizio che stanno forzando il corpo e di che cosa significhi per loro continuare a forzare il corpo e cominceranno anche a chiedersi perché lo forzano sempre e, peggio, senza nemmeno accorgersene… e da dove arriva quell’abitudine e cominceranno a collegarne anche le conseguenze.

La parola esercizio evoca qualcosa. La Parola è importante: finché non sostituiranno, proprio nella loro mente, la parola esercizio con la parola movimento si ritroveranno a “forzare” quello che sanno interpretare solo come un esercizio fisico per fare sempre meglio, per esercitare i muscoli e rinforzarli, per voler “scolpire” la muscolatura come sembra essere di moda oggi.

Cercar di muovere” una zona del corpo invece è altro, significa scoprire con stupore difficoltà, limiti, piacere, gioco, fastidio per un movimento e provare a dialogare con quella zona del proprio corpo, di solito ignorata, cui si propone di muoversi: toccarla, conoscerla, accoglierla, respirarla nel movimento, farla esistere.

Allora il movimento diventerà benefico, pedagogico del proprio corpo e… terapeutico e porterà libertà e gioia.

Molto diverso dalla performance-prestazione imposta al corpo dalla mente… in esercizio!

Maria Beretta

Informazioni
Per partecipare alle sedute e per la formazione vi consigliamo di seguire il centro di riferimento nazionale, legato alla casa madre francese. Attraverso un motore di ricerca sono reperibili tutti gli esperti certificati in Italia, regione per regione. Basta andare sul sito internet nella sezione “Dove fare l’Antiginnastica”. Lo stesso sito offre proposte di formazione per diventare esperti certificati di Antiginnastica.
https://antigymnastique.com/it

Riferimenti
Maria Beretta
 – mariettaber@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/maria-beretta/

Monica Perfumo – monica.perfumo@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/perfumo-monica/