Cronoriflessologia: la medicina del quando

E’ davvero interessante quanto propone il dottor Vincenzo Di Spazio sul nuovo numero de L’altra medicina magazine. Il concetto è “semplice”: l’informazione dei traumi viene immagazzinata sulla colonna vertebrale e ogni vertebra corrisponde a un preciso anno di vita. Sapendo questo, possiamo intervenire per risolvere disturbi e malattie.

“Mi sono sempre interrogato su un quesito senza risposta in medicina: per quale motivo si manifestano a una determinata età i sintomi di un malessere?”, scrive Di Spazio. “Si manifestano per una latenza cronica che esplode all’improvviso in modo del tutto imprevedibile e casuale o il segnale viene generato da una fonte ignota? Per chi si occupa di medicina olistica è molto chiara la stretta relazione fra emozioni e malattia, ma si ignora il ruolo della dimensione del Tempo in questi fenomeni.

In altre parole, la mia ricerca era tesa a scoprire la possibilità di individuare punti cutanei in grado di stabilire un contatto con la biografia traumatica dell’individuo (lutti, separazioni affettive, aborti, dissesti finanziari, conflitti familiari, ecc.).

Sappiamo che l’esposizione a un evento avverso non genera soltanto una cascata emozionale (rabbia, disperazione, paura, ecc.), ma tende a fissare l’informazione nel corpo sotto forma di malessere o addirittura di malattia”.

Ecco allora l’idea geniale: mappare una sorta di carta geografica del tempo sui punti della colonna vertebrale. In pratica, i punti sono come lampadine che si accendono dopo l’esposizione a un evento traumatico.

Per approfondire le ricadute positive di questa scoperta, leggi l’articolo integrale sul numero 33 de L’altra medicina magazine, attualmente in edicola.

Per saperne di più sulle ricerche del dottor Di Spazio, consulta il sito http://cronoriflessologia.blogspot.it/