Yoga, un’altra prova di efficacia su depressione e ansia

Nel caso ancora ci fossero dubbi, ecco uno studio indiano, piccolo ma ben fatto, che testimonia come lo Yoga riduca ansia e depressione, quindi aumentando la qualità di vita.

In questo caso, lo Yoga è stato offerto alle persone, i cosiddetti "caregivers", che, nei centri specializzati, si occupano di pazienti con gravi deficit neurologici. E’ durissima. Ed è ancor più dura per le persone che assistono senza supporto esterno questi malati in casa, in famiglia, e sono tante. In compenso, se ne parla molto poco. Possono essere pazienti che hanno avuto un ictus, tumori, o colpiti da demenza. Persone care che non sono più come "prima".

Ma ecco, in sintesi, lo studio apparso poco tempo fa sull’Indian Journal of Psychiatry. Sono stati coinvolti 60 carevigers professionisti (ci sono eccome anche in India). Alla metà è stata data l’opportunità di praticare Yoga, agli altri no.

Risultati: si è vista una differenza significativa dal punto di vista statistico. I caregivers che praticavano Yoga stavano meglio, erano meno ansiosi e depressi, in base ai test postura della luna che misurano questi parametri. E serve solo un mese per vedere l’effetto.

Il lavoro originale si può leggere online, in inglese*. Ma, più nel dettaglio, che cosa è stato offerto ai caregivers?

Semplicemente 45 minuti al giorno di pratica Yoga, per un mese. Si può fare, non ci sono scuse.

Per pochi minuti in sequenza:

– Canto OM

– Esercizi yogici di respirazione come Setubandhasana

– Alcuni Asana, come la postura della Luna

– Yoga Nidra per 15 minuti

– Pranayama per 10 minuti

– E alla fine ripetizione di sillabe secondo Pranava Japa.

Niente di particolarmente difficile, con un buon maestro.

Questo studio dice anche che il problema che abbiamo noi, di assistere tante persone in difficoltà, è tale anche in India. Viviamo di più, ma subiamo di più quello che comporta l’invecchiamento. E a pagare lo scotto sono soprattutto le donne, da noi come in India. Sono le donne che tradizionalmente assistono le persone che ad un certo punto non sono più "come prima". Non c’è niente di ideologico, è la pura realtà.

Si può andare avanti per un po’, nell’indifferenza generale, poi arriva il crollo, la crisi. A nulla serve la tecnologia, o i farmaci, occorrono solo persone disposte a prendersi cura di altre persone. Per questo motivo, lo Yoga potrebbe essere d’aiuto, aiuto concreto, per tante persone.

*P. Umadevi et al, National Institute of Mental Health and Neurosciences, Bangalore, Karnataka, India.

Indian J Psychiatry. 2013 July; 55(Suppl 3): S385–S389.

Sul web:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3768217/#APP1