Patologie digitali

Tutti sullo smartphone ma quel che è troppo, è troppo. Si delineano problemi soprattutto per i bambini e i più giovani. Ne parla Franco Berrino nel suo nuovo libro "La Via della leggerezza".

Insorgono nuove malattie, questa volta si tratta di patologie digitali. Sono spesso dinamiche ossessivo compulsive. Purtroppo si riscontrano soprattutto nei più giovani e si notano spesso parallelamente a problemi di obesità. In sintesi, ecco che cosa è emerso dall’Osservatorio nazionale adolescenza.

Le nuove patologie digitali

– Vamping: tendenza a navigare durante la notte (il 60% degli adolescenti dichiara di rimanere spesso sveglio fino all’alba per chattare con i coetanei).

– FOMO (Fear of Missing Out): disagio ossessivo compulsivo che deriva dalla fobia di rimanere tagliati fuori da quanto avviene on-line e spinge a stare sempre connessi.

– Like addiction: per oltre il 30% degli adolescenti molti like accrescono l’autostima, pochi like condizionano negativamente l’umore e l’autostima.

– Nomofobia (no-mobile-phone): l’80% degli adolescenti ha paura/terrore di rimanere senza cellulare o senza connessione.

– Narcisismo digitale: tendenza che porta a eccedere con i selfie e la loro pubblicazione sui social.

– Challenge o sfide social: definisce l’attenzione eccessiva a partecipare alle “catene” che nascono sui social.

– Hikikomori/NEET (Not engaged in Education, Employment or Training): patologia che coinvolge milioni di giovani che si autorecludono, rimanendo in contatto con il mondo solo attraverso la rete. Il disturbo colpisce circa il 3% della popolazione (la massima percentuale è registrata in Giappone) con prevalenza per i maschi fra i 15 e i 40 anni, dipendenti dalla frequentazione compulsiva di casinò on-line o siti pornografici.

Nuovo libro di Berrino

Per saperne di più vi consigliamo la lettura del libro La Via della Leggerezza (Mondadori, 2019) di Franco Berrino e Daniel Lumera, dove l’ingegner Giorgio Capellani approfondisce il tema delle patologie digitali, ancora poco conosciuto.