Intolleranze alimentari e prestazioni sportive

Il legame tra intolleranze alimentari e prestazioni sportive è documentato da diversi studi, tutti concordi nell’affermare che un’intolleranza può avere un effetto negativo quando si pratica sport. Questo dipende sia dagli aspetti infiammatori legati all’assunzione ripetuta di alcuni cibi (è noto che individui cronicamente infiammati non sviluppano adeguate masse muscolari), sia dal forte consumo energetico di un sistema immunitario attivato.

Come possiamo capire quali cibi possono nuocerci, senza limitare il consumo di alimenti che invece tolleriamo perfettamente? Diversi studi hanno messo in discussione l’affidabilità dei test di intolleranza alimentare, tanto che alcune società scientifiche di dietologi e allergologi li hanno inseriti al primo posto tra le pratiche “a rischio di inappropriatezza”. Giudicati come incompleti, imprecisi e non documentati, questi test rischiano di generare falsi positivi e falsi negativi.

Il QuASA della Medicina di Segnale

La Medicina di Segnale propone una soluzione alternativa che prende in considerazione i limiti e i punti di forza dei test di intolleranza alimentare. Si tratta del “Questionario Anamnestico di Sovraccarico Alimentare” (QuASA), basato su un’attenta anamnesi: il medico raccoglie il maggior numero di informazioni dal paziente, prestando particolare attenzione agli aspetti di sensibilità alimentare. Le risposte generano un punteggio generale di predisposizione e un punteggio specifico per gruppo alimentare, che consente di valutare l’eventuale sovraccarico alimentare di un individuo.

Il QuASA analizza tre differenti ambiti:

  1. La predisposizione generale del paziente verso una Food Sensitivity
  2. Il sovraccarico alimentare per ciascun gruppo alimentare
  3. La correlazione tra sintomi di sovraccarico e alimenti che li provocano

Al paziente vengono rilasciate le schede specifiche dei gruppi alimentari verso i quali è risultato sensibile.

Vantaggi del QuASA

Grazie al QuASA paziente e professionista lavorano insieme, superando il problema dei “test imperfetti”. L’identificazione del sovraccarico allergizzante aiuta a prevenire e curare molte patologie, da quelle più leggere come dispepsie, pruriti e gonfiori ad altre più invalidanti come rino-congiuntiviti stagionali, malattie infiammatorie intestinali, dermatiti, emicranie, tiroiditi, così come per risvegliare le prestazioni sportive. Lavorare con competenza sulle Food sensitivities vuol dire innalzare la qualità del proprio intervento sul paziente sia in campo medico sportivo che in generale.