È possibile una dieta a basso contenuto di sale?

Seguire una dieta a basso contenuto di sale comporta numerosi vantaggi: non solo aiuta a ritardare l’insorgenza di un’eventuale ipertensione, ma può anche apportare miglioramenti a una situazione già in parte compromessa.

Chi pensa che basti non usare la saliera, si sbaglia. Mangiare quotidianamente pane, formaggio, salumi, pizza e patatine vuol dire assumere grandi quantità di sale. La buona notizia? Sostituire e limitare questi alimenti è possibile.

Controllare il sale nascosto

Il sale è presente in ogni alimento: è un minerale indispensabile alla vita. Chi è sensibile al sale deve però cercare di ridurre al minimo l’assunzione di quegli alimenti che ne contengono in quantità esagerata.

I cibi da tenere sotto controllo sono: formaggi di ogni tipo, salumi e affettati di ogni genere (inclusi bresaola e affettati di pollo e tacchino), dadi da brodo, salse industriali, salmone affumicato, pesce o carne in scatola, sottaceti, olive, patatine, semi oleosi salati, cibi da fast food in genere, focacce, pizze, prodotti da forno (grissini, cracker, pane, biscotti).

Alimenti alternativi

Il modo migliore per seguire una dieta a basso contenuto di sale è utilizzare erbe e spezie varie per insaporire: pepe, peperoncino, curry, curcuma, zenzero, prezzemolo, origano, maggiorana, rosmarino, salvia, cipolla e aglio.

Al posto del sale da condimento potete usare gomasio o semi di sesame, e i dadi da brodo ordinari si trovano anche completamente vegetali e senza sale. Il salmone affumicato può essere sostituito da salmone fresco o carpaccio di carne o pesce con olio e limone. Carne, pesce e uova sono perfetti per una dieta a basso contenuto di sale. Pane e pizza si possono fare in casa (integrali) e poco salati. Le patatine si possono evitare, niente scuse. Possiamo anche abituarci a non salare l’acqua per la pasta.

Da non sottovalutare è la dipendenza fisica che creano i cibi salati, perché il sale stimola le aree celebrali della gratificazione. Dovendo rinunciare a pane, pizza, formaggi, salumi, è facile cadere nel tranello di andare a cercarsi un salmone o una galletta ricca di sale. Ma ricordatevi che l’OMS raccomanda un consumo quotidiano di circa due grammi di sodio al giorno, che è la quantità contenuta, per esempio, in 100 g di crudo o di speck. In Italia ne consumiamo circa il doppio. Negli USA tre-quattro volte tanto.